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Gli spazi comuni condominiali (le scale, l’atrio, gli ascensori, la hall d’ingresso etc.) essendo utilizzati da più persone, si sporcano spesso e se non mantenuti puliti creano un problema di decoro per il condominio e, soprattutto, di scarsa igiene.

Gli interventi di pulizia, di solito, vengono programmati settimanalmente ed il numero di interventi viene stabilito o suggerito dai condomini e dall’Amministratore in base anche alla grandezza dello stabile, alla tipologia dello stesso. Ruolo, comunque, che non viene sottovalutato è il costo, che verrà poi suddiviso tra i condomini grazie l’operato dell’Amministratore.

Molti condomini si affidano a imprese professionali che svolgono il loro lavoro in maniera precisa e discreta, come Sagem Pulizie a Milano.

Come si svolgono le pulizie condominiali?

Le pulizie settimanali, solitamente, vengono svolte quotidianamente, per garantire un’adeguata pulizia e sanificazione delle aree comuni.

Il tempo impiegato dall’impresa di pulizie per svolgere gli interventi settimanali dipendono da diverse variabili: ad esempio il numero di scale che compongono l’edificio ed il numero di condomini, dalla presenza di parti comuni grandi o piccoli. Per questo, occorre trovare un punto comune d’intesa tra Amministratore, condomini e impresa di pulizie, stabilendo la quotazione annuale che verrà poi ripartita sulle spese condominiali di ogni appartamento.

L’articolo 1117 del Codice civile indentifica come parti destinate all’uso comune le scale ed insieme gli ascensori, i portoni di ingresso, gli atri, gli androni, i portici, i cortili. A queste vengono poi aggiunte i parcheggi (o le aree ad esso destinate), la portineria e i vari locali per servizi comuni presenti.

Le pulizie settimanali, solitamente, includono:

– scopatura e lavaggio ingresso, scale e pianerottoli,
– rimozione impronte a vetrate di ingresso,
– rimozione della polvere da casellario postale e citofoni,
– pulizia corrimano, ringhiere scale,

– scopatura marciapiede di pertinenza condominiale

 

 

 

Oltre a tali interventi, è necessario pensare alle pulizie degli spazi comuni che solitamente non vengono effettuate tutte le settimane, bensì organizzate mensilmente o trimestralmente oppure ancora semestralmente; queste possono includere le corsie box se presenti, lavaggio vetri scale, pulizia plafoniere, ecc.

La legge sulle pulizie condominiali

Pesando sul bilancio familiare di ogni condomino, l’assegnazione del servizio di pulizia a un’impresa spetta all’assemblea condominiale che si pronuncerà dopo aver preso visione e valutato i preventivi di diverse imprese professionali.

Il preventivo, di solito, viene rilasciato dopo un sopralluogo, da parte delle ditte chiamate in causa, che valuteranno gli interventi necessari a svolgere un lavoro a regola d’arte.

Una cosa importante di cui tenere conto è che la Legge 82/1994 (articolo 1, comma 1) stabilisce come requisito per le imprese di pulizia l’iscrizione nell’albo delle imprese artigiane presso le Camere di commercio.

La ripartizione delle spese relative alle pulizie condominiali

La ripartizione delle spese delle pulizie delle scale condominiali è da sempre motivo di dibattito in ogni assemblea condominiale. Gli accordi su come suddividere tali spese vengono presi direttamente dai condòmini in seguito alla loro partecipazione all’assemblea tramite la conoscenza in materia da parte dell’Amministratore.

Qualora non si raggiungesse un accordo bonario fra tutti gli abitanti del condominio, chiaramente, vi è, ad esempio, una normativa che individua nell’articolo 1123 del Codice Civile il criterio a cui riferirsi per ripartire anche le spese relative al decoro e alla pulizia: i singoli contributi per la pulizia devono essere proporzionali all’uso che si fa delle parti comuni (come ha confermato la Corte di Cassazione con la Sentenza 432/2007).

Per esempio, verrà assegnata una quota più alta, relativamente alla pulizia delle scale, ai condòmini che abitano ai piani più alti e viceversa una quota più bassa per color che abitano ai piani più bassi.

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