Mediolanum, modellino (foto Carole Raddato from FRANKFURT da Wikipedia, Germany / CC BY)

Le prime tracce di un insediamento nel Milanese risalgono al VI-V secolo a.C. e appartengono ai Galli Insubri. Il nome celtico del villaggio, arrivato a noi nella forma latinizzata di Mediolanum, pare signifi casse “terra in mezzo ai fi umi” o “alla pianura”. Conquistata defi nitivamente dai Romani nel 194 a.C., nel 286 d.C. la città divenne residenza dell’imperatore Massimiano e capitale dell’Impero Romano d’Occidente. Dopo il 313 d.C., in seguito all’Editto di Costantino – promulgato proprio a Milano – fu un centro di grande importanza per il consolidarsi della nuova religione cristiana grazie all’attività di Ambrogio, eletto vescovo nel 374. Non a caso molte delle chiese milanesi (per esempio Sant’Ambrogio, Sant’Eustorgio e San Lorenzo) hanno origine paleocristiana. Con il trasferimento della corte a Ravenna (402 d.C.) ha inizio per Milano un periodo di decadenza. Tra la fi ne del V e l’VIII secolo la città fu devastata dagli Unni di Attila, da Goti e Bizantini e con la conquista longobarda del 569 la capitale del nuovo regno venne stabilita a Pavia. Solo nel periodo carolingio (IX-X secolo) la città tornò a essere un centro importante soprattutto grazie ai vescovi-conti.

Nel XII secolo l’espansione di Milano attirò l’attenzione dell’imperatore Federico I di Svevia che tentò di subordinarla e di fronte alla sua resistenza la distrusse completamente nel 1162. Fu l’alleanza dei Comuni della Pianura Padana, uniti nella Lega lombarda (1167), a portare alla sconfi tta del Barbarossa (Legnano, 1176) e alla ricostruzione della città. Il periodo delle libertà comunali si concluse con le signorie dei Torriani e in seguito dei Visconti (1277-1301, 1311-1447). In questi 170 anni Milano fu la capitale di un vasto ducato ed ebbe inizio la costruzione del Duomo (1386). Alla morte di Filippo Maria Visconti nel 1447, l’assenza di un erede portò per tre anni al governo l’Aurea Repubblica Ambrosiana, senza che si placasse lo scontro tra le principali famiglie cittadine per l’eredità politica. Nel 1450 la città si consegnò al capitano di ventura Francesco Sforza, e sotto questa dinastia, Milano diventò una delle capitali del Rinascimento grazie ai molti artisti che vi lavorarono (tra cui Filarete, Bramante e Leonardo da Vinci); in città si costruirono l’Ospedale Maggiore, la Cappella Portinari, il Lazzaretto. Agli inizi del XVI secolo il Milanese divenne teatro degli scontri tra le monarchie francese e spagnola. Quest’ultima prevalse e dominò la città per quasi due secoli (1535-1713). Fu un periodo diffi cile, con forti diseguaglianze sociali, segnato dalle pestilenze (1576 e 1630) e dominato dai Borromeo. Il primo, San Carlo, fece di Milano la roccaforte della Controriforma cattolica; il secondo, Federico, fondò la prima biblioteca pubblica, l’Ambrosiana, e l’omonima Pinacoteca.

Nel 1713 Milano passò dagli Spagnoli agli Austriaci. Con l’imperatrice Maria Teresa d’Austria (1740-1780) e il fi glio Giuseppe II (1780-1790) si assistette a una forte ripresa in tutti i settori: dall’economia alle arti. Venne fondata l’Accademia di Brera e si costruirono il Teatro alla Scala, il Palazzo e la Villa Reale, molti palazzi neoclassici. Il 15 maggio 1796 Napoleone entrò in città a capo dell’esercito francese. L’anno successivo Milano divenne capitale della Repubblica Cisalpina e, nel 1805, del Regno d’Italia: Bonaparte si fece incoronare in Duomo. Con il ritorno degli Austriaci (1814) a Milano ebbe inizio il periodo Risorgimentale.Nel 1848 la città insorse contro gli Austro-ungarici: una rivolta vittoriosa dopo cinque giornate di lotta.Tuttavia solo nel 1859 Milano entrò a far parte dei domini dei Savoia e nel 1861 confl uì nel Regno d’Italia, diventandone ben presto la capitale economica. La nuova ricchezza portò a uno sconvolgimento del centro storico dove si insediarono soprattutto banche e assicurazioni e venneroeretti eleganti quartieri (spesso con scarso rispetto della memoria storica della città). Nel capoluogo, sede di molte industrie, arrivò molta manodopera e si sviluppò la classe operaia, rappresentata primadal Partito Operaio (1882) e poi dal Partito Socialista Italiano (1892). A fine secolo il clima politico era incandescente e queste tensioni portarono, nel 1898, alla repressione di una rivolta popolare da parte dell’esercito guidato dal generale Bava Beccaris che cannoneggiò la folla in protesta per l’aumento del pane, uccidendo 80 persone e ferendone 450.

Negli anni successivi alla Prima guerra mondiale, Milano visse ancora un periodo di forti tensioni sociali e di diffi coltà economiche. Proprio qui Mussolini nel 1919 fondò il Fascismo: il regime lasciò un forte segno nella città, cambiandone il volto con la (discutibile) copertura dei Navigli e con la costruzione di alcune opere pubbliche (Palazzi di Giustizia e dell’Arte, Fiera campionaria). Durante la Seconda guerra mondiale Milano fu duramente colpita dai bombardamenti alleati e in prima linea, dopo il 1943, contro i nazifascisti, diventando la sede del comando partigiano dell’Alta Italia (la città è Medaglia d’Oro della Resistenza). Finito il confl itto, il capoluogo lombardo fu il motore della ricostruzione nazionale e protagonista di un boom economico che vide la città in crescita e trasformazione, anche per forti correnti immigratorie.

A partire dal 1967, prima la contestazione operaia e studentesca e poi la strategia della tensione contribuirono a mutare il clima cittadino. La strage della Banca dell’Agricoltura in piazza Fontana (12 dicembre 1969) aprì un periodo di lotte politiche violente e di attentati terroristici che si concluse solo nei primi anni ’80. Il resto è storia recente e vede Milano centro di un’evoluzione urbana irreversibile, legataalla quasi totale deindustrializzazione. Grandi Progetti come City Life, Portello, Cascina Merlata… stanno plasmando il territorio. Con Expo Milano 2015 la città è stata protagonista di ulteriori rinnovamenti architettonici e urbanistici, a partire dall’enorme complesso che sorgerà di fi anco alla nuova Fiera. Un rinnovamento non solo urbano, ma anche sociale e culturale.

TESTO TRATTO DA: Guida di Milano | Comune di Milano Settore Politiche del Turismo e Marketing Territoriale Via Dogana, 220121 Milano (2014)

Mediolanum, modellino (foto Carole Raddato from FRANKFURT da Wikipedia, Germany / CC BY)

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