Il teatro alla Scala di Milano, foto da Pixabay

l primo luogo in cui un milanese porta un amico che non conosce la città è proprio Piazza del Duomo, centro geografi co e storico di Milano. La piazza, come si vede oggi, è il risultato di ampliamenti e rifacimenti che si sono susseguiti nel corso dei secoli. Un tempo era molto più piccola, circondata da case e palazzi medievali: sbucandovi da un dedalo di strette viuzze, la chiesa appariva all’improvviso e la sua mole suscitava grande meraviglia. Tra il 1865 e il 1873 venne deciso di creare un ampio sagrato, delimitato da palazzi con portici, che cambiò l’effetto emotivo suscitato dalla cattedrale. Sulla piazza si affacciano il Duomo, il Palazzo Reale, l’Arengario i portici e la Galleria; al centro spicca il monumento equestre a Vittorio Emanuele. Il Duomo, simbolo del capoluogo lombardo, ha datazione incerta. Forse i lavori iniziarono nel 1386, come si legge su una piccola lapide all’inizio della prima campata a destra della chiesa: «El principio dil domo di Milano fu nel’anno 1386». Di sicuro si può affermare che la facciata venne iniziata nella prima metà del Cinquecento. La “Fabbrica del Duomo” fu un’opera infi nita, basti pensare che l’ultima porta risale al 1965. La sua mole marmorea ha dimensioni eccezionali e infatti è tra le maggiori cattedrali gotiche d’Europa: 158 m di lunghezza, 93 m di larghezza, 108,5 m di altezza con la sua guglia maggiore. Sulla sinistra della cattedrale si apre l’ottocentesca Galleria Vittorio Emanuele II che collega Piazza del Duomo con Piazza della Scala, dove si fronteggiano due palazzi principali. Da un lato Palazzo Marino, dall’altro il Teatro alla Scala il più famoso tempio mondiale consacrato alla lirica. Dal portico di sinistra si accede al Museo Teatrale alla Scala.

La passeggiata prosegue prendendo la via che costeggia il teatro, via Verdi, e poi continuando in via Brera. Qui, con una breve deviazione a sinistra in via del Carmine si arriva in una piazzetta dove sorge la chiesa di Santa Maria del Carmine, parrocchia per i migranti di lingua inglese dove ogni settimana si celebra la messa in inglese e in tagalog, la più importante lingua parlata nelle Filippine. La sua storia è complessa e curiosa: di origine quattrocentesca è stata ricostruita e restaurata più volte e il suo campanile fu fatto abbassare dagli Spagnoli nel 1664. Proseguendo su via Brera si giunge all’imponente seicentesco Palazzo di Brera, sede della Pinacoteca, dell’Accademia di Belle Arti e della Biblioteca Nazionale Braidense. Qui batte il cuore di Brera, il quartiere degli artisti, dei poeti e dei locali molto frequentati. Il barocco Palazzo di Brera ha una facciata solenne, un notevole portale – inquadrato da colonne che sorreggono il balcone – un bel cortile e un maestoso Scalone d’Onore che porta alla famosissima Pinacoteca. All’incrocio tra via Fatebenefratelli e via Pontaccio si svolta a destra in via San Marco. Qui si trovano la chiesa e il convento dove soggiornò Mozart. Qui si apriva il “Tombon” di San Marco, un laghetto dove arrivava il Naviglio, porto di scarico e carico delle merci. La chiesa di San Marco risale al XIII secolo e di quell’epoca conserva il portale, il campanile e alcune statue. L’interno è stato trasformato in veste barocca.

TESTO TRATTO DA: Guida di Milano | Comune di Milano Settore Politiche del Turismo e Marketing Territoriale Via Dogana, 220121 Milano (2014)

Il teatro alla Scala di Milano, foto da Pixabay

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