E’ polemica per l’elezione dell’ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (OMCEOMI) svoltosi a Milano. Nell’occasione, infatti, non è stato il voto a distanza, “nonostante – sottolinea il Codacons in una nota – le presenza di una specifica normativa che prevede esplicitamente la possibilità del voto online (D.M. del 15/03/2018, art. 1, comma 4), modalità che vista la situazione di pandemia dovuta al Covid-19 sarebbe stata necessaria al fine di consentire a tutti di esprimere le proprie preferenze senza rischiare di creare pericolosissimi assembramenti di medici”.
“Così facendo – incalza l’associazione di consumatori – non è stata data la possibilità ai membri del personale sanitario in quarantena di esprimere la propria preferenza.
Ciò ha portato come diretta conseguenza che il 90% del personale sanitario milanese non ha votato per le elezioni dell’ordine (2.491 votanti su 24.743 iscritti all’ordine)”.
“Ci si chiede allora – conclude il presidente del Codacons Marco Donzelli – se queste votazioni siano davvero rappresentative delle scelte del personale sanitario milanese, vista l’esiguità degli aventi diritto che hanno espresso la propria preferenza in questo periodo difficile appariva opportuno e necessario consentire davvero al personale medico di poter votare con sicurezza e prudenza, evitando pericolosissimi assembramenti di medici.
Ma così non è stato fatto. Chiediamo le spiegazioni di tale scelta, e chiarezza rispetto a quanto avvenuto.”