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Con 851 milioni di euro tra Imu e Tasi (servizi indivisibili comunali legati alla casa, ndr) riscossi nel 2021, Milano si conferma il primo capoluogo di provincia in Lombardia per gettito raccolto dei due tributi legati alla proprietà di un immobile. Emerge dalla rielaborazione del centro studi “Fiscal Focus” su dati provvisori forniti dalla Ragioneria dello Stato. A Milano segue Brescia, che raccoglie oltre 79 milioni di euro, quasi raddoppiando Bergamo, con poco più di 45 milioni di incassi. Monza conta oltre 43 milioni di gettito tra Imu e Tasi seguita da Como, Varese, Cremona, Pavia, Lecco e Mantova che raccolgono tra i 20 ed i 30 milioni di euro a testa.
Lodi e Sondrio sono fanalini di coda prelevando poco più di 20 milioni di euro in due. Per il direttore del Centro Studi Fiscal Focus, Antonio Gigliotti, “soprattutto per quanto riguarda il gettito proveniente dall’Imu, il valore potrebbe incrementare in seguito alla decisione della politica di muoversi nella direzione di una riforma del catasto che preveda un metodo di adeguamento ricorrente del valore patrimoniale degli immobili e che il Governo ha semplicemente rimandato al 2026. Questo significa che moltissimi cittadini si ritroveranno a pagare più tasse sulla casa rispetto a quelle che già pagano”.
Il provvedimento era infatti previsto con la Legge-Delega sulla riforma fiscale dello scorso autunno, ma successivamente posticipato dopo le ritrosie mostrate da alcuni partiti della maggioranza.

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