Ospedale, foto generica da Pixabay

Continua ad avanzare il Coronavirus a Milano; la pandemia non conosce limiti, già 2.400 le persone che hanno perso la vita nella guerra al virus originario della Cina.

Il servizio sanitario regionale e comunale inizia a dar segni di sovraccarico, il 118 è continuamente oggetto di chiamate tanto da faticare a gestire nell’immediato le varie richieste che vengono fatte, e si moltiplicano le segnalazioni di persone che si sentono abbandonate a loro stesse.

Il Codacons: “Siamo arrivati a questo punto anche perché l’incapacità gestionale ed organizzativa che il Comune e la Regione hanno dimostrato. Purtroppo, nonostante sapessimo a cosa stavamo andando incontro sembra che la seconda ondata del Covid-19 abbia comunque colto completamente impreparate le istituzioni, lasciando i cittadini nell’enorme incertezza. Afferma il Presidente del Codacons, Marco Donzelli – nelle città di tutta Italia si moltiplicano le proteste contro le nuove misure del Governo, e seppur non si possano mai accettare forme di protesta violenta, capiamo le ragioni delle persone che si sentono costrette a scegliere tra salute e lavoro. Serve immediatamente mettere a punto nuovi posti letto al fine di consentire di accogliere tutti i soggetti positivi al Covid-19, sia ai fini di fargli rispettare la quarantena, isolandoli da ogni possibile contatto, sia per prestare loro la prima assistenza, che consente così di non andare a gravare sui posti in terapia sub-intensiva ed intensiva, così preziosi per coloro che si aggravano seriamente. Dove sono le unità di assistenza domiciliare? Chiediamo a Regione e Comune di intervenire subito potenziando i servizi attivi.”

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